Le condizioni della viabilità ordinaria a Rocchetta Sant'Antonio sono purtroppo pessime. La strada di accesso allo scalo ferroviario, la ex SS. 303 si è trasformata in una pista da Rally, isolando le zone rurali e la stazione ferroviaria. Il problema principale è legato agli smottamenti, ma anche alla mancanza di una costante manutenzione. Un nucleo operativo dell'Associazione LiberaMente dopo un sopraluogo sulla strada ha deciso di immortalare "le Immagini della Vergogna" per poi pubblicarle sul presente sito. Inoltre i volontari della Associazione hanno ripristinato in più punti la segnaletica di pericolo. Un compito che sicuramente non spettava a dei cittadini ma alle autorità competenti, tra queste l'Amministrazione Provinciale di Foggia.

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LE FOTO SONO STATE SCATTATE IN DATA 14/06/2004 ALLE ORE 15.

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Rocchetta Sant'Antonio - Le immagini della vergogna. Il reportage di foto, scattate ieri sull'ex strada statale 303, che collega Rocchetta allo scalo ferroviario e a molte zone rurali, fa realmente inorridire per la gravità e lo stato indignitoso in cui versa la viabilità in questa area della Capitanata. Voragini, dislivelli abissali, tratti di asfalto inesistenti e tante altre situazioni che quotidianamente insidiano gli automobilisti costretti, nonostante il divieto di transito, ad utilizzare questa strada perché unica via di accesso alle aziende agricole. È proprio gli imprenditori agricoli sono da considerare la fascia più disagiata dalla chiusura della strada e dalle attuali condizioni. Molto adirati un gruppo di agricoltori ci informa che "tra qualche giorno dovremmo iniziare a mietere in queste zone e realmente non sappiamo come fare, dato che i nostri mezzi da qui non possono passare. Tentare significa suicidarsi, dato che il passaggio di un mezzo pesante provocherebbe lo scivolamento a valle dell'intera carreggiata. Siamo realmente arrabbiati e delusi ma soprattutto disperati, perché non c'è soluzione al problema se non un rapido intervento, o l'istallazione di ponteggi di emergenza. Come si mettono le cose molto probabilmente saremo costretti a mietere a mano come si faceva una volta, purtroppo questa non può essere che solo una provocazione, è impensabile lavorare in queste condizioni nell'impossibilità di arrivare ai fondi con i mezzi agricoli". Dall'Amministrazione provinciale fanno sapere che i lavori inizieranno a breve, ma già con questi ritardi hanno provocato disagi e danni economici. "I telegrammi partono quotidianamente - afferma il sindaco di Rocchetta, Amedeo Magnotta - non so più a chi rivolgermi, e sinceramente sono deluso da questi ritardi e da questa situazione paradossale. Inoltre anche i lavori di somma urgenza realizzati sabato scorso si sono rivelati un vero fallimento compromettendo la sicurezza degli automobilisti. Abbiamo registrato decine di incidenti, tra cui uno grave a causa della breccia posizionata negli avvallamenti e non segnalata. Non possiamo più aspettare e non posso più chiedere ai miei cittadini di pazientare davanti a questa nata circa due anni fa, quando se si interveniva si poteva risolvere definitivamente il problema con esborsi meno onerosi, purtroppo la stessa condizione non si registra ora, difatti per riportare il tratto dell'ex SS. 303 alla normailità c'è bisogno di un investimento molto più congruo di quello già stanziato". Si tratta di una vera è propria emergenza che paralizza l'intero territorio. La ex SS. 303 collega le zone rurali di Guardiola, Mosca Lucia e Santo Stefano, dove complessivamente vivono più di una ventina di famiglie, inoltre è l'unica strada di accesso, dal versante pugliese, per lo scalo ferroviario Rocchetta Lacedonia, dove risiedono diverse famiglie oltre al personale delle ferrovie, che quotidianamente utilizza il tratto nonostante lo stato precario. È una situazione che si protrae da più di cinque anni, dove oltre ad interventi di somma urgenza, niente è stato fatto per rimodulare l'intero tratto. Queste anche le cause alla base dello spopolamento della zona rurale e dello scalo ferroviario servita dall'ex SS. 303. Lo Rocchetta scalo contava più di quattrocento abitanti negli anni ottanta, costretti a trovare casa in paese perché completamente isolati. La stessa festa di Sant'Antonio Abate, che per tradizione veniva festeggiata il 17 gennaio a Rocchetta Scalo è stata sospesa da tre anni a questa parte a causa della mancanza di una buona viabilità. Per non parlare di incidenti, dall'inverno scorso, solo sulla strada provinciale 99 nel breve tratto Candela Rocchetta, sono stati registrati più di 30 sinistri, di qui quasi tutti provocati dalle condizioni della strada. Quotidianamente questi due tratti sono attraversati da circa 300 veicoli tra qui diversi mezzi pesanti agricoli e di trasporto, inoltre, sono le uniche strade di collegamento per 2400 cittadini della provincia di Foggia più molti pendolari provenienti dai paesi dell'Irpinia. Continuando nella lista dei numeri, dall'inizio dell'emergenza sono stati inviati più di trenta telegrammi alla Provincia e alla Prefettura per richiedere interventi rapidi. Un quadro che illustra nel particolare le esigenze e i disagi di popolazioni come Rocchetta a rischio isolamento. "Vogliamo una risposta entro pochi giorni - conclude il sindaco - non aspetteremo ancora due anni per la risoluzione del problema viabilità e se sarà il caso ci muoveremo in una grande azione di protesta".

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